Che cosa è una cucina?
Se facciamo caso oggi con la parola cucina intendiamo sia la stanza di un’ abitazione adibita alla conservazione dei cibi, alla preparazione, alla cottura e alla loro assunzione, ma anche I’insieme degli arredi e degli elettrodomestici che Ia compongono.
Se pensiamo ciò accade solo per questo ambiente, non per il tavolo e le sedie che troviamo in sala da pranzo, non per il divano e la poltrona che stanno in soggiorno ecc… Ciò a mio avviso fa capire quanto in questo momento storico e sociale abbia assunto importanza e valore la cucina, intesa come insieme di arredi che compongono (‘ambiente da sempre più vissuto e più di aggregazione dell’intero nucleo familiare.
L’ ambiente cucina negli usi e costumi 6 da sempre sinonimo di focolare domestico.
Quali sono gli elementi da risaltare per essere di design?
La cucina, come un tavolo, come una lampada, come qualsiasi oggetto d’arredo e non, per essere definito di “design” deve avere intrinseche: funzione, estetica ed innovazione ( data dalla ricerca tecnologica e dalla sperimentazione ); inoltre non deve avere costi molto elevati, altrimenti sconfiniamo nell’ opera d’arte, mentre I’oggetto di design deve mantenere un approccio democratico.
Se ne deduce che non esiste un elemento o alcuni elementi in particolare perché una cucina possa essere definita di “design”, ma il progetto nel suo insieme lo e, oppure no.
Tanto più lo sarà quanto più sarà apprezzato dal mercato.
Come e perché ha scelto di collaborare con Ia n/s azienda?
La collaborazione con Composit è stata se vogliamo casuale.
Nel corso della n/s attività di industrial design abbiamo collaborato in passato con altre aziende di “cucinieri”, un paio di anni fa avevamo sviluppato un progetto che ritenevamo particolarmente interessante, un prodotto per un mercato medio/alto che racchiudeva in se elementi di forte connotazione estetica ed una serie di dettagli con particolari lavorazioni, conoscendo la qualità e lo standard di lavorazione dei prodotti Composit e grazie alla conoscenza con alcuni componenti della famiglia Belligotti, abbiamo pensato di proporci direttamente per presentare la nostra idea.
Come è stato lavorare con Composit?
lnizialmente come accade spesso nei rapporti con nuove realtà produttive non è stato semplice.
Occorre acquisire informazioni, capire le dinamiche aziendali, i processi produttivi, individuare le criticità e i punti di forza, in modo da ponderarli per poter sviluppare al meglio il progetto.
Comunque dopo la prima fase di “conoscenza” reciproca, 6 stato veramente stimolante collaborare, in quanto la Composit pur essendo affermata nel mercato nazionale ed estero da ormai 50 anni e quindi avere un bagaglio di esperienza e conoscenze considerevoli, e anche un’azienda “capace di ascoltare”, molto elastica, con cui e stato facile il confronto e si 6 riusciti ad attuare un processo di ricerca e sperimentazione rivolto all’ottimizzazione del progetto, alla definizione del dettaglio e alla cura del particolare.
Da cosa sei stato ispirato nella creazione del modello Pepper?
II progetto della cucina “Pepper” pur cavalcando una delle tendenze dell’ arredo contemporaneo ispirato agli ambienti industrial tipo “Officina” e prenderne in prestito il linguaggio per lo sviluppo di alcuni dettagli, vuole essere una cucina senza tempo per ambienti caldi, rassicuranti e allo stesso tempo funzionale ed ergonomica.
Da qui lo studio di una particolare lavorazione dell’anta (della quale siamo poi riusciti ad ottenere il brevetto), realizzata totalmente in legno compreso la maniglia, che 6 in grado di conferire al progetto unicità ed eleganza, valori sempre pia ricercati da una committenza esigente ed attenta ai particolari.
Altra idea alla base del progetto, pensata per poter ottenere composizioni pia caratterizzanti ed aggiungere nuove funzioni,e stata quella di svuotare il volume della fascia sotto top delle zone operative per circa 20 cm di altezza, per dar modo di attrezzare questi spazi con pratici contenitori a giorno, abbinati a cassetti o a sistemi di cottura che prevedono l’alloggio dei comandi dei bruciatori sul fronte.
Lo sviluppo di questo concetto ha permesso poi di realizzare composizioni con altezza di 70 cm da terra, in cui a seconda delle esigenze vi si potrà alloggiare un lavabo freestanding o piani snack ad altezza tavolo, per una pia tradizionale e comoda seduta dei commensali a fronte di piani ad altezza maggiore fruibili unicamente con sgabelli.